martedì 22 luglio 2008

13 anni on the Beach

La gerontocrazia italiana domina anche sulle spiagge liguri, dove i ragazzi non possono giocare a pallone, pena la sciura âgée che si lamenta con il proprietario dei bagni, minacciando di non rinnovare l’affitto dell’ombrellone. Hai voglia, chi comanda.

I ragazzi si rintanano allora in angolino, tra il pacco-giochi (come dice teresa), le cabine e la staccionata. Tra uno scivolo e un’altalena, si tirano micidiali pallonate in un campo 3x1 (3 metri di lunghezza). Parlano anche, questi ragazzi, tra una pallonata e l’altra.

(Ah, dimenticavo. Il trend 2008 è: mutanda sotto il costume cascante. Ce lo vedete voi l’ingegnere così agghindato, anche nelle sue estati migliori?)

13enneA (orecchino, capello a caschetto, nessun tatuaggio avvistato): Vieni stasera alla festa di Roberto?
13enneB (faccia da bravo bimbo cresciuto e un po’ sovrappeso, no orecchini, no tatuaggi): No, arriva mio padre, dobbiamo uscire a cena
A: Daaaaaaai… Porta anche la consolle… Non ti fanno uscire dopo?
B: No
A: Oh, ma dai, che è pieno di fighe - Oh, ieri sera, due io e una l’Ale (ne abbiamo rimorchiate, ndr).

OK, niente di nuovo sotto il sole, non facciamo i moralisti. Mi stupiva il linguaggio (così ho sentito parlare solo Rocco Siffredi in conferenza stampa) e la platealità – l’aria da uomo vissuto. Che fa il paio con quell’idiota spot della TIM della ragazzina che fa le corna a tutti…

Forse sarebbe meglio che ‘sti ragazzini potessero giocare a pallone in spiaggia. O no?

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